Il 25 settembre 1999, quando ormai le forze dell’ONU erano già entrate nella capitale e tutti pensavano che il peggio della dominazione indonesiana era finito, all’estremo est, nella zona di Lautem, moriva sr. Erminia Cazzaniga, suora canossiana di Sirtori, insieme ad altre 7 persone: una consorella timorese, due diaconi diocesani, un seminarista, un giornalista indonesiano e due giovani. I seminaristi e le due suore canossiane da Baucau erano andati a Lospalos per vedere le condizioni della comunità delle sorelle canossiane in quel paese e per portare loro un po’ di viveri; il giornalista indonesiano si era unito a loro per documentare la scia di violenza che l’esercito indonesiano si lasciava alle spalle; i due giovani, che erano a Lospalos, avevano chiesto un passaggio in auto verso Baucau.
Al ritorno da Lospalos, un gruppo di miliziani timoresi, che appoggiavano l’esercito indonesiano, li aspettavano su una curva, lungo il fiume, per trucidarli… una violenza inutile e gratuita!
Dieci anni dopo, nel 2009, la Caritas di Baucau insieme alla popolazione del villaggio più vicino, costruirono questo monumento, perché chiunque passasse potesse ricordare il “martirio” (cosi’ e’ scritto sul monumento) di queste otto persone, i cui nomi vennero scritti in evidenza sotto la croce.
Ancora oggi, spesso vengono lasciati fiori sul monumento o accesi mazzi di candele che vengono lasciate consumare fino ad annerire il monumento stesso, cosi’ come e’ tradizione in Timor.
Ora, perché questi non siano solo nomi anonimi, ma persone che ricordiamo con un volto ben preciso, con una storia personale legata strettamente alla storia di Timor, accanto al monumento, dietro alla lapide che ricorda l’evento e la benedizione del monumento, e’ stato posto una grande striscione con i volti delle vittime.
Un ricordo e una preghiera a chi, ha “perso” (ma e’ proprio cosi’?) la vita per un atto di carità!