La situazione continua tesa nella zona di Baucau; alle arti marziali si è aggiunto un gruppo (da alcuni definito partito) di dissidenti dal Governo, il cui leader, vissuto per molti anni all’estero, tornando ha affermato che l’attuale Governo (ma anche i precedenti) ha manipolato la storia di Timor e ne ha chiesto una revisione. Già l’anno scorso il gruppo si era raccolto in una zona montagnosa della provincia di Baucau, vivendo in una specie di comune. Ma settimana scorsa, durante una riunione del gruppo, alla quale assisteva la Polizia, vi è stato uno scontro fra di loro con 2 poliziotti gravemente feriti e un‘auto della Polizia bruciata. La reazione della Polizia non si è fatta attendere: il giorno dopo tornavo a Dili da Venilale con un pulmann pubblico, e ad ogni villaggio o cittadina da cui siamo passati abbiamo dovuto affrontare dei posti di blocco. Presi di mira soprattutto gli uomini, che dovevano scendere dal pulmann e presentare un documento di identità, ma in alcuni paesi anche le donne e i sacchi di verdura che venivano portati a Dili per essere venduti, hanno subito la stessa sorte. Insomma, tutt’ad un tratto ci siamo trovati a rivivere le esperienze del tempo indonesiano, quando i posti di blocco, facevano parte delle “condizioni di viaggio”.
Il governo si sta interrogando come intervenire, intanto le immagini delle persone che sono state arrestate sono molto eloquenti: quasi tutti giovanissimi… illusi dalla “liberazione” di Timor che ha creato in loro attese impossibili da realizzare?
Forse, ma intanto tutti, soprattutto chi lavora con i giovani, ne è interpellato!
Per chi e’ interessato, in questo sito http://www.guideposttimor.com/ cliccando su “Daily News” puo’ trovare aggiornamenti (in inglese)
HADOMI TIMOR 