Dopo settimane di voci e “rumori” riguardo la possibilità di sciogliere il Governo, ieri, alle 10 il Presidente della Repubblica, Francisco Guterres Lu Olo, ha dato l’annuncio ufficiale: tutta la capitale si è fermata (non saprei dire se è capitato lo stesso nelle zone rurali)! Chi era per strada ha cercato un negozio o un luogo dove si potesse assistere alla televisione e chi era in auto o sui pulmini pubblici, si è sintonizzato sulla radio nazionale. Se entravi in qualche negozio per comprare qualcosa ti sentivi dire: “Non vede che stiamo assistendo al discorso del Presidente? Può tornare nel pomeriggio?”… una cosa impensabile per noi!
Poi stamattina un sms a tutti i cellulari da parte del ministero della Difesa che invitava alla calma, alla fiducia nelle istituzioni che avrebbero organizzato e mantenuto l’ordine. Per gli stranieri da poco arrivati in Timor, questo sms ha creato subito allarmismi, invece, chi è da tanto in questo paese, ha vissuto per esperienza dall’99 ad oggi che, quando si parla di attentati, di attacchi ecc… non capita nulla. Invece bisogna aver paura quando tutto sembra calmo e nessuno parla…
E mentre le scuole stanno iniziando, con tutte le difficoltà degli inizi, i professori assegnati o meno, i curricoli da rivedere, mentre le bambine sono appena tornate negli orfanotrofi e, vanno a scuola, ma prima vengono sottoposte ad un “processo” di disinfestazione da pidocchi e animaletti vari che, soprattutto le più povere, portano “in dono” dopo le vacanze di Natale passate con i parenti; il paese entra in una fase di attesa: quando saranno le elezioni? Fra quanti mesi? Cosa voterà la gente? Ci saranno tanti cambiamenti?
A tutte queste domande la risposta è “boh!”… difficile fare valutazioni ed esprimere giudizi, per cui impegniamoci nelle piccole lotte quotidiane ai pidocchi, alla malaria, all’analfabetismo, e con questo speriamo di far crescere un poco la nazione!